Rete di ricarica rapida: perché è necessaria
La ricarica rapida è uno dei tanti modi per ricaricare i veicoli elettrici. Allora perché è ancora necessario sviluppare una rete di stazioni di ricarica rapida? La risposta viene da Luc Bronk, Commercial Activation Manager di Fastned.
Ricarica rapida, capacità delle stazioni ed economie di scala
Man mano che aumenta il numero di EV in circolazione, è sempre più importante considerare il “costo totale dell'infrastruttura" di ricarica, incluse le spese di allaccio alla rete, ammodernamenti e consumo del suolo. Le economie di scala possono ridurre sensibilmente i costi operativi di una rete di stazioni di ricarica rapida, determinando di conseguenza un calo dei prezzi al consumo.
Oltre alle economie di scala, ci sono altri vantaggi nell’installare più fast charger in un’unica area. Le stazioni di ricarica rapida con varie colonnine e dotate di tettoia solare possono offrire una grande visibilità ai brand, sostenendone la crescita nelle zone ad alto traffico. La tettoia fornisce inoltre riparo ed elettricità attraverso i pannelli fotovoltaici, agevolando lo sviluppo di ulteriori servizi futuri.
Capacità delle stazioni di ricarica rapida
Le nostre stazioni 1.0 con due fast charger da 50 kW possono erogare, secondo una stima conservativa, un massimo di 560 kWh al giorno. Questo si traduce in 2.800 km elettrici al giorno, secondo i dati storici in nostro possesso sul comportamento dei nostri clienti:
- Le stazioni di ricarica rapida vengono utilizzate principalmente tra le 07:00 e le 23:00, ma per un buon calcolo utilizzeremo le 24 ore in cui una stazione di ricarica è in funzione durante un ciclo diurno e notturno.
- Un massimo del 40% di utilizzo durante le ore di utilizzo (il 40% delle stazioni di ricarica è in funzione durante queste 24 ore).
- In media un veicolo elettrico si ricarica al 70% della capacità massima erogabile da una colonnina (non tutti i veicoli elettrici possono ricaricarsi alla massima velocità per l’intera sessione di ricarica).
Nei prossimi anni la ricarica ad alta velocità sarà ampiamente supportata, e grazie al numero crescente di colonnine più potenti, una singola stazione potrà ricaricare sempre più veicoli.
"Le stazioni 3.0 forniscono una capacità di ricarica cinque volte superiore occupando la stessa quantità di suolo"
Cosa succede quando facciamo l'upgrade
Vediamo cosa succede quando si passa da una stazione 2x 50 kW a una stazione 4x 300 kW o 8x 400 kW. Al momento, Fastned non sta realizzando nessuna nuova stazione da 50 kW. La tecnologia è andata avanti e le nuove stazioni hanno almeno due colonnine da 400 kW. Nello specchietto qui sotto, riportiamo le diverse configurazioni, iniziando dalla prima tipologia fino ai nuovi standard.
Una stazione di prima generazione ha una capacità di 239.232 kWh all'anno e una stazione aggiornata di oltre 1,4 milioni di kWh. Le stazioni più recenti forniscono quindi una capacità cinque volte superiore sulla stessa superficie.
Stazione 1.0 |
Stazione 2.0 (2 caricabatterie 300 kW) |
Stazione 3.0 (8 caricabatterie 400 kW) |
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Velocità di carica | 50 kW | 300 kW | 400 kW |
Numero di caricabatterie | 2 | 2 | 8 |
Orari di utilizzo | 24 ore | 24 ore | 24 ore |
Utilizzo | 50% | 50% | 50% |
Velocità di carica media | 70% del massimo | 70% del massimo | 70% del massimo |
Capacità giornaliera | 672 kWh | 4.032 kWh | 21.504 kWh |
Capacità all'anno | 239.232 kWh | 1.435.392 kWh | 7.655.424 kWh |
Aspetti economici delle stazioni di ricarica più veloci
La capacità di una stazione 2.0 è da sette a quattordici volte più veloce di una stazione 1.0. Tuttavia, i costi una tantum in conto capitale (CAPEX), come permessi, allacci, attrezzature, costruzione, installazione e project management, di una stazione composta da quattro colonnine da 300 kW sono di molto inferiori alla realizzazione da sei a tredici stazioni aggiuntive. I costi operativi ricorrenti (OPEX) di una stazione 2.0, come la manutenzione tecnica o le attività di pulizia, sono solo leggermente superiori a quelli di una stazione 1.0. La capacità offerta quindi aumenta molto più velocemente dei costi. Di conseguenza, il costo per kWh diminuisce (finché la stazione ha un certo numero di clienti al giorno).
Un altro vantaggio è la massimizzazione di utilizzo di un singolo allaccio alla rete. In molti Paesi, i prezzi dell’elettricità sono tassati pesantemente. Queste imposte sono spesso regressive: più consumi, meno paghi.
La rete è in grado di sostenere questo consumo? Se le stazioni sono collegate ad anelli di media tensione (10 o 20 kV), la potenza erogata dalla stazione può essere scalata in linea con l’e-Power Take Off del veicolo. Supermercati, palazzi a più piani adibiti a uffici e grandi magazzini vengono solitamente collegati alla rete di media tensione con impianti da 1 o 2 MW. Le stazioni di ricarica rapida sono simili in termini di assorbimento e rientrano nei limiti di capacità della rete a media tensione.
"Un vantaggio fondamentale delle grandi stazioni di ricarica rapida è la riduzione dei tempi di attesa"
Più colonnine, meno attesa
L’altro fondamentale vantaggio delle grandi stazioni di ricarica rapida è il minor tempo di attesa. Ipotizziamo una media di 20 minuti per ricaricare un veicolo. Se c’è una sola colonnina, l’attesa media per il conducente successivo è pari a 10 minuti. Se ci sono due colonnine il tempo di attesa scende a 5 minuti, e se ce ne sono quattro a meno di 2 minuti e mezzo. Pertanto, una stazione con più fast charger riduce sostanzialmente i tempi di attesa.
La presenza di più colonnine migliora anche la percentuale di ridondanza della stazione. I conducenti di veicoli elettrici devono poter contare sulla disponibilità delle stazioni di ricarica rapida. Anche quando una singola colonnina vanta un uptime del 99% significa che quella colonnina non sarà funzionante per 3,6 giorni l’anno. Ma per una stazione dotata di due fast charger con un uptime del 99%, il momento in cui entrambe le colonnine non sono disponibili si riduce a meno di un’ora all’anno perché le colonnine funzionano in modo indipendente
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